L’Emilia Romagna è una regione tutta da scoprire, non solo per le sue note città d’arte e storia o per la movida del litorale, ma anche per i piccoli borghi che la rendono unica. Sapete, per esempio, che c’è un borgo dedicato ai murales? Dove ogni casa ha un dipinto che la colora e che racconta una storia? Stiamo parlando del piccolo centro storico di Dozza.
Dozza, storia di uno dei Borghi più belli d’Italia
Posta in posizione panoramica su uno dei colli dell’Emilia Romagna, la cittadina di Dozza deve il suo nome all’acqua. Pare infatti che, un tempo il borgo venisse chiamato Ducia e poi Dutia ovvero Doccia e lo stesso stemma del municipio rappresenta un grifone che beve.
Secondo alcuni reperti trovati e oggi conservati a Imola, Dozza aveva insediamenti già nell’Età del Bronzo. Dopo diverse vicende storiche e successioni dai Celti ai romani, fino alle invasioni barbariche, il borgo vide la ‘luce’ attorno all’anno 1000. Da sempre noto per il suo vino locale, fu proprio questo prodotto tipico a far rifiorire la cittadina. Qualche anno dopo iniziarono le costruzioni delle mura difensive e della Rocca che, ancora oggi, è visibile all’ingresso del borgo. Fu però solo sotto il dominio di Caterina Sforza, signora di Imola e di Dozza, che la rocca venne ricostruita e resa quella che vediamo oggi dopo i numerosi attacchi subiti.
Oggi le sale interne della Rocca sforzesca ospitano il Museo della Civiltà Contadina, che narra la storia e l’economia dell’Emilia Romagna, e l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna che presenta oltre 200 etichette tra vini, distillati e aceto balsamico.
I murales di Dozza
Appena entrati nel borgo non si potrà non ammirare la bellissima rocca coi suoi torrioni posti a difesa della città, ma la vera meraviglia si trova una volta entrati nel vivo del borgo. Perdetevi tra le sue vie acciottolate e ammirate i mille colori della cittadina divenuta un vero e proprio museo a cielo aperto.
Dal 1960 Dozza ospita infatti la Biennale d’Arte Moderna del Muro Dipinto che vede durante il mese di settembre tantissimi artisti, ormai hanno superato i 200, intenti dipingere dal vivo le loro opere d’arte sulle facciate delle case del borgo medievale, sotto gli occhi dei curiosi cittadini e turisti.
Se però non avete modo di visitare Dozza durante uno di questi eventi speciali i murales sono sempre visibili e anzi, forse è ancora meglio passeggiare nel piccolo borgo e poterli ammirare con calma e poca folla!