Per gli appassionati di cinema, il periodo a cavallo tra fine agosto e inizio settembre è sinonimo di cinema. La 75esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, infatti, ha aperto proprio ieri con l’atteso lavoro di Damien Chazelle, First Man, che racconta la prima missione sulla Luna. Tra ospiti internazionali come Ryan Gosling, interprete proprio del film di Chazelle, e premi alla carriera (a Vanessa Redgrave e a David Cronenberg), al Lido ci sarà anche una forte presenza emiliano-romagnola. Vediamo insieme quali opere rappresenteranno l’Emilia-Romagna a Venezia 75.
- Doubles vies di Oliver Assayas, che sarà distribuito nelle sale italiane all’inizio del 2019 con il titolo Non-fiction, distribuito dalla casa di produzione bolognese I wonder pictures;
- Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire: opera prima sostenuta col bando Produzione 2017, il film racconta di una giovane star che, dopo il successo degli anni ‘90, ora vive facendo serate insieme al figlio adolescente.
- Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri: girato sull’Appennino bolognese e modenese, il film è stato sostenuto per il 2017/2018 da Biennale College Cinema, l’attività strategica della Fondazione Biennale di Venezia rivolta alla formazione di giovani film-maker di tutto il mondo. Zen sul ghiaccio sottile, con l’attenta sguardo della giovane regista, parla di gender attraverso la storia di una ragazza, Maia, che gioca in un squadra maschile di hockey su ghiaccio.
- Rwanda di Riccardo Salvetti e Marco Cortesi, tratto da uno spettacolo teatrale di grande successo, ripercorre quanto accaduto nel 1994, quando gli Hutu uccisero uomini, donne e bambini di etnia Tutsi;
- Why are we creative? di Hermann Vaske, distribuito da I wonder pictures. “Perché siamo creativi? È la domanda che il regista Herman Vaske, nel corso di oltre 30 anni di interviste e ricerca, ha posto agli artisti e ai pensatori più acuti del mondo, tra luminari, vincitori di premi Oscar e premi Nobel, specialisti nel campo dell’arte visiva, della musica, della recitazione, della filosofia, della politica, dell’economia e della scienza”. Da David Bowie a Wim Wenders, da Ai Weiwei a David Lynch, da Marina Abramović alle Pussy Riot, da Yoko Ono a Quentin Tarantino, da Stephen Hawking al Dalai Lama, da Peter Ustinov a Vivienne Westwood, le menti più brillanti della nostra epoca si interrogano su ciò che ci rende unici, su quella scintilla preziosissima e inestinguibile che è alla radice del concetto stesso di umanità.
Il Premio MigrArti
Sono 4 le case di produzione regionali che quest’anno partecipano al Premio MigrArti:
- Kamera Film con Dem Dikk Africa – Andata e Ritorno diretto da Maria Martinelli;
- Mammut Film con La follia degli altri diretto da Francesco Merini;
- Valeria Consolo con La felicità è blu, diretto da Enza Negroni;
- Articolture con Il mondiale in piazza, di Vito Palmieri.
Saranno proiettati, inoltre, due prodotti restaurati dalla Cineteca di Bologna: Morte a Venezia di Luchino Visconti e Il posto di Ermanno Olmi, mentre la regista Liliana Cavani riceverà il Premio Robert Bresson 2018.