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Come funzionano le licenze di gioco in Italia e all’estero

News Partner 3 settimane fa
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Per proporre i propri servizi agli utenti, i siti di gioco devono munirsi di apposite licenze rilasciate dall’autorità di regolamentazione del gioco a distanza del Paese in cui hanno sede. Ma come funzionano? Ci sono differenze tra le licenze di gioco che vengono concesse in Italia e quelle che invece vengono concesse all’estero?

Proviamo a riassumere tutto ciò che c’è da sapere in questa breve panoramica generale sul fenomeno.

Le licenze del gioco in Italia

Nel nostro Paese l’ente regolatore che concede e revoca le licenze è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che attribuisce la concessione dopo aver verificato il rispetto di una serie di rigorosi requisiti di tipo patrimoniale, finanziario, tecnico e legale.

Particolarmente ricco è anche il ventaglio di norme previste nel nostro Paese per la protezione dei giocatori e per la prevenzione del gioco d’azzardo problematico, invitando in questo modo tutti gli utenti che si servono di queste piattaforme di gaming a farlo in modo responsabile e consapevole.

Trattandosi di stabili organizzazioni in Italia, inoltre, le società titolari dei siti di gioco d’azzardo pagano le tasse nel nostro Paese, contribuendo in questo modo al sistema economico nazionale.

Le licenze del gioco all’estero

Le licenze dei casino online non AAMS vengono attribuite sulla base di quanto stabilito dall’autorità per la regolamentazione del Paese in cui hanno sede gli operatori. Considerato che ogni Paese è libero di adottare le proprie leggi e regolamenti sul gioco d’azzardo, ne consegue che non è possibile sintetizzare quali siano le procedure sulla base delle quali vengono concesse le licenze.

Quel che è certo è che in ambito internazionale ci sono alcuni Paesi che hanno un’esperienza ben maggiore di altri nella gestione delle licenze per il gioco d’azzardo. Costituisce un caso piuttosto emblematico la Malta Gaming Authority di Malta o, ancora, la UK Gambling Commission del Regno Unito, quest’ultima tipicamente dotata di requisiti piuttosto stringenti per l’attribuzione delle licenze.

In altri Paesi, però, le cose sono molto diverse. Esistono infatti giurisdizioni (soprattutto nei paradisi fiscali) in cui le licenze vengono erogate in maniera piuttosto generosa, alimentando così maggiori rischi di opacità per tutti gli utenti che decidono di interfacciarsi con i loro servizi.

Italia o estero, cosa conviene?

Nella scelta tra i siti di gioco italiani e quelli stranieri, l’ago della bilancia non può che orientarsi in favore dei primi, anche per un semplice motivo legale: nel nostro Paese non è infatti legale giocare ai siti che non hanno ottenuto un’autorizzazione dell’ADM, con la conseguenza che chi decide di giocare a un sito straniero che non è stato riconosciuto nel nostro Paese dall’authority, lo fa a proprio serio rischio.

Tutto ciò premesso, è utile rammentare come l’Italia abbia un sistema più centralizzato, con l’ADM che svolge il ruolo di unico regolatore. In altri Paesi, invece, spesso le licenze vengono conferite sulla base del coinvolgimento di diversi enti e, altrettanto spesso, con delle procedure meno rigide.

È ben noto, infatti, che le norme italiane siano considerate tra le più rigorose del vecchio Continente, soprattutto per quanto concerne la protezione dei giocatori e la prevenzione della dipendenza dal gioco, uno dei pericoli maggiori per chi si avvicina senza la giusta consapevolezza al gioco online.

Si rammenta inoltre che alcuni Paesi permettono agli operatori di fornire i propri servizi sul mercato internazionale con una singola licenza, sulla base di accordi di area. In Italia, invece, è richiesta una licenza specifica per operare nel Paese.

Se tuttavia un operatore di gioco ha ottenuto una licenza all’interno del mercato comunitario tramite la concessione di un’altra authority, allora l’ADM potrebbe riconoscere la validità di tale licenza, permettendo così all’operatore di fornire i propri servizi anche nel nostro Paese con una procedura più snella e semplificata rispetto a quella relativa all’ottenimento di una licenza partendo completamente da zero.