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Se le uniformi potessero parlare. Potrebbe essere questo il sottotitolo di Uniform. Into the work / Out of the work, la nuova mostra fotografica in esposizione al MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia dedicata agli abiti da lavoro e alla loro evoluzione sociale nel tempo e nello spazio. Visitabile dal 25 gennaio al 5 maggio, il progetto curato da Urs Stahel raccoglie oltre seicento fotografie che raccontano il valore delle uniformi, la loro capacità di includere ed escludere chi le indossa.
Uniform: Into the work / Out of the work
Quarantaquattro gli artisti e le artiste dell’obiettivo, per una mostra collettiva che spazia dai colletti bianchi, ovvero chi dirige in giacca e cravatta, ai colletti blu, abitanti delle fabbriche, passando per le moderne divise della grande distribuzione e per l’abbigliamento di chi ha ruoli di rappresentanza nelle istituzioni non solo politiche. Un parterre di maestri e maestre del mezzo fotografico del passato, come Manuel Alvarez Bravo, Walker Evans, Arno Fischer, Irving Penn, Herb Ritts, August Sander, e del presente, come Paola Agosti, Sonja Braas, Song Chao, Clegg & Guttmann, Hans Danuser, Barbara Davatz, Roland Fischer, Andrè Gelpke, Helga Paris, Tobias Kaspar, Herline Koelbl, Paolo Pellegrin, Timm Rautert, Oliver Sieber, Sebastião Salgado, a cui si affiancano istantanee da collezioni private e le riprese realizzate da Marianne Müeller.
Uniform: i Ritratti Industriali di Walead Beshty
A Walead Beshty è invece riservata una monografica che raccoglie più di trecentocinquanta scatti che narrano il mondo dell’arte come spazio professionale. Sette sezioni in cui artisti, collezionisti, curatori, galleristi, tecnici e operatori culturali vengono immortalati dallo sguardo del fotografo britannico per mettere in luce le contraddizioni dello spirito anticonformista dell’industria culturale.
MAST: come arrivare e dove parcheggiare
Interamente gratuito, lo spazio espositivo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19, ed è situato in via Speranza 42. Si può raggiungere con diversi mezzi di trasporto:
– in autobus prendendo la linea 19 dal centro città e scendendo alla fermata Centro Vittoria – MAST. Per gli orari consultare il sito di TPer;
– in treno: distante circa 4 km, dalla stazione centrale è possibile raggiungere il museo con le linee 81 e 91, fermata Pontelungo;
– in auto: se si proviene dall’autostrada prendere l’uscita Bologna-Casalecchio e proseguire verso la Tangenziale, dove bisogna imboccare la terza uscita. Imboccare via Vittoria e svoltare su via Speranza.