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Mostre 2025 Bologna: gli appuntamenti con l’arte

Beatrice Curti 5 giorni fa
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Il 2025 è alle porte e Bologna si prepara a una stagione di mostre tutta da scoprire! Dalla prima mostra monografica dedicata ad Antonio Ligabue in città fino alle fotografie senza filtri di Martin Parr. E ancora, arte contemporanea, mostre sul cinema e tanto, tanto altro. Scopriamo cosa andare a vedere questo autunno a Bologna con il nostro #spiegonemostre!

Palazzo Pallavicini

Antonio Ligabue (fino al 28 febbraio 2025)

Prima mostra antologica dedicata all’artista di Gualtieri a Bologna, l’esposizione di oltre 60 dipinti, 10 sculture e 10 disegni permette di percorrere la vita tormentata di Antonio Ligabue, dalla Svizzera fino all’Emilia, che lo accoglie e dove comincia la sua avventura artistica, che lo vede raccontare una campagna fantastica, popolata da tigri feroci e gorilla giganteschi, insieme a galli, animali da cortile e tantissimi autoritratti, che ci danno la misura di un uomo fragile, da tanti chiamato “il Van Gogh italiano”.

Tina Modotti (fino al 16 febbraio 2025)

Palazzo Pallavicini presenta una mostra dedicata a Tina Modotti, fotografa e attivista italiana. L’esposizione raccoglie una serie di fotografie che testimoniano l’impegno sociale e la sensibilità artistica di Modotti, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua vita e carriera.

Museo Civico Archeologico

Martin Parr. Short & Sweet (fino al 6 gennaio 2025)

Dal 12 settembre 2024 al 6 gennaio 2025 il Museo Civico Archeologico di Bologna ospiterà la mostra 
fotografica Martin Parr. Short & Sweet, a cura di Martin Parr. Oltre 60 fotografie selezionate dall’autore insieme all’installazione Common Sense composta da 250 scatti e una intervista inedita, per ripercorrere la carriera di uno dei più famosi fotografi documentaristi contemporanei.

MamBo -Museo d’arte moderna di Bologna

TRAMANDO. Francesco Arcangeli tra la Pinacoteca nazionale e la Galleria d’Arte Moderna di Bologna (fino al 6 gennaio 2025)

All’interno delle collezioni del MAMbo, i visitatori potranno leggere, accanto a tre opere, scelte tra le tante acquisite da Francesco Arcangeli per la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna negli anni della sua direzione, alcuni suoi brani tratti da presentazioni e saggi. 

Al Museo Morandi invece, sei dipinti e quattordici acqueforti della collezione sono accompagnati da commenti e interpretazioni tratti dalla monografia dedicata all’artista bolognese, Giorgio Morandi (1964), e dal testo Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana (1970). La selezione dei testi intende avvicinare il pubblico all’altissima qualità letteraria della prosa di Francesco Arcangeli, magistrale interprete dell’opera morandiana.

L’attività d’acquisto e d’accrescimento del patrimonio artistico, e la conseguente possibilità del pubblico di fruire di documenti diretti (i più numerosi e ad un tempo selezionati che sia possibile) dell’arte moderna e contemporanea, resta, secondo me, lo scopo precipuo del mio lavoro di storico e critico dell’arte chiamato a dirigere la Galleria d’Arte Moderna della mia città. – scrive Francesco Arcangeli nella presentazione del catalogo sulla mostra Nuove acquisizioni alla Galleria d’Arte Moderna, allestita presso il Museo Civico di Bologna dal 2 al 15 marzo 1963. – […] È possibile, insomma, ridare equilibrata consistenza a una tradizione complessa, a un raggio di vita artistica già più che secolare? […]. Inoltre, la meta non è univoca. Ne esiste una locale; una di significato nazionale; una, se possibile, di allargamento al campo internazionale. Ove si tenga presente che la Galleria del Comune è l’unica in Bologna addetta all’arte moderna e contemporanea, penso che nessuna di queste mete sia da trascurare. […] Bologna deve anche affacciarsi ad una cognizione diretta dei valori internazionali. Anche opere straniere, dunque, anzitutto a disposizione di tutti coloro pei quali – studenti, impiegati, professionisti e lavoratori d’ogni specie e condizione – non sia, tuttora, facile il viaggio”.

Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo (dal 6 febbraio al 7 settembre 2025)

il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – ospita una mostra che esplora l’uso dell’ironia nell’arte italiana contemporanea. L’esposizione presenta opere di artisti che hanno utilizzato l’ironia come strumento critico e creativo nel corso degli ultimi decenni.

Palazzo Fava

Ai Weiwei: Who am I (fino al 4 maggio 2025)

Palazzo Fava ospita una mostra dell’artista e attivista cinese Ai Weiwei. L’esposizione, intitolata “Who am I”, esplora temi di identità, libertà e diritti umani attraverso una serie di installazioni provocatorie e riflessive.

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